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martedì 28 aprile 2009

Una targa per ricordare Pio La Torre

di Franco La Torre


Giovedì 30 aprile, a Montecitorio, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dei familiari e dei parlamentari, scoprirà una targa che ricorda Pio La Torre, in occasione del 27° anniversario del suo omicidio, che recita:

Nell’anniversario della morte del deputato Pio La Torre, assassinato dalla mafia il 30 aprile 1982 durante il mandato parlamentare, la Camera dei Deputati ne ricorda il coraggioso impegno civile e politico in difesa della democrazia e della legalità. Il valore della sua testimonianza e del suo sacrificio rimane vivo nella memoria di tutti gli italiani e sostiene l’azione del Parlamento contro ogni forma di criminalità organizzata.


Ritengo che sia il modo più appropriato di ricordare l’impegno di mio padre nella sede istituzionale che, pochi mesi dopo la sua morte, approvò la prima normativa antimafia – intitolata al suo nome e a quello di Virginio Rognoni, all’epoca Ministro degli Interni – che ha ispirato e sostenuto l’azione delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata sino ad oggi.
In un paese che, talvolta, sembra perdere la memoria, questo è un chiaro invito a non dimenticare.

1 commenti:

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Seppur tardivo, il riconoscimento della Camera dei deputati è sicuramente un riconoscimento importante, che valorizza l'impegno istituzionale, politico e civile di un uomo straordinario come Pio La Torre, che ho avuto la fortuna di conoscere. L'ho conosciuto "da vicino" durante la campagna elettorale per le politiche del 2006. Allora avevo 24 anni, militavo nel PCI e pensavo di poter cambiare il mondo. Pio, candidato alla Camera, arrivò a Corleone di mattina con una 127 rossa tutta scassata. Siamo andati a Prizzi, poi a Palazzo Adriano, poi a Bisacquino (prima a casa del compagno Salvatore Catalano, che stava su una sedia a rotelle dal 1950, quando fu colpito dal proiettile di un carabiniere alla spina dorsale, durante l'occupazione del feudo S. Maria del Bosco), poi ancora a Campofiorito e, infine, a Corleone. Un tour de force incredibile, con tanti comizi, tanta gente salutata. Era un uomo semplice Pio La Torre, generoso e rigoroso. Averlo conosciuto è stato un privilegio di cui sono orgoglioso.
Mi piacerebbe mettermi in contatto con Franco la Torre. Se legge questo commento, potrebbe scrivermi alla seguente mail: dinopaternostro@inwind.it
Cordiali saluti
Dino Paternostro