Malgrado l’accenno di pioggia, la quarta VendemmiAntimafia è stato un tripudio di grandi e piccini. Nella cornice del vigneto confiscato al boss mafioso Vincenzo Licata, gli studenti di Casteltermini, dai piccoli delle elementari, fino ai ragazzi delle superiori, si sono dati appuntamento per fare da vignaioli per un giorno. A coordinarli i volontari dell’associazione Libera Pio La Torre – collegata all’associazione di don Luigi Ciotti – che dal 2008 gestisce il vigneto, bene confiscato alla mafia.
Dalle vigne castelterminesi si producono due ottimi vini: Inzolia e Nero D’Avola, distribuiti in tutta Italia.
In prima linea le autorità civili e militari, con il sindaco Nuccio Sapia, supportato dalla giunta al completo, e poi il comandante della locale polizia municipale, Pippo Sardo, il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Paolino Scibetta e il capitano Alessandro Trovato, gia comandante della compagnia di Cammarata, che ha salutato la comunità alla vigilia del trasferimento.
Presenti anche Umberto Maggio, responsabile per la Sicilia di Libera e Salvatore Gibiino presidente coop. Pio La Torre - Libera Terra.
“La VendemmiAntimafia, insieme con la PrimaVerAntimafia sono i due appuntamenti istituzionali, che testimoniano il desiderio di Casteltermini, dei giovani in particolare, di dire un no concreto alla criminalità organizzata.
Anche quest’anno abbiamo voluto ricordare, con positività e propositività, la memoria del giudice Rosario Livatino, grande testimone della lotta alla mafia. Uomo coraggioso come pochi, orgoglio per tutti gli agrigentini.
Adesso cominciamo a preparare l’appuntamento di marzo, quello con la PrimaVerAntimafia, che è diventata ormai una manifestazione istituzionale, che speriamo, insieme alla VendemmiAntimafia, possano crescere e allargarsi oltre i confini castelterminesi”.
fonte agrigentoweb.it
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